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Aug 17, 2023

Connessione, missione e speranza: l'appello del Papa a una generazione di leader

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti al 14° incontro annuale dell’International Catholic Legislators Network, dal tema “Grande lotta di potere, cattura aziendale e tecnocrazia: una risposta cristiana alla disumanizzazione tendenze”.

Pubblichiamo di seguito il discorso del Papa ai partecipanti all'incontro:

Eminenza, illustri Signore e Signori, cari fratelli e sorelle in Cristo, benvenuti!

Sono lieto di accogliervi mentre vi riunite per il vostro quattordicesimo incontro annuale a Frascati. Vi ringrazio per la vostra visita ed esprimo la mia gratitudine al Presidente per le sue premurose parole.

Il tema che avete scelto per il vostro incontro di quest’anno, Lotta per il grande potere, conquista aziendale e tecnocrazia: una risposta cristiana alle tendenze disumanizzanti, tocca aspetti vitali della nostra vita. In effetti, l'odierno “paradigma tecnocratico dominante” solleva interrogativi profondi circa “il posto dell'essere umano e dell'azione umana nel mondo” (Laudato Si', 101).

Sicuramente uno degli aspetti più preoccupanti di questo paradigma, con il suo impatto negativo sia sull’ecologia umana che su quella naturale, è la sua sottile seduzione dello spirito umano, che induce le persone – e soprattutto i giovani – ad abusare della propria libertà. Lo vediamo quando uomini e donne sono incoraggiati a esercitare il controllo, anziché la custodia responsabile di “oggetti” materiali o economici, sulle risorse naturali della nostra casa comune, o anche gli uni sugli altri. Tale oggettivazione, che in definitiva ha un impatto più negativo sui più poveri e vulnerabili della società, può avvenire direttamente o indirettamente, attraverso scelte quotidiane che possono sembrare neutre ma che “sono in realtà decisioni sul tipo di società che vogliamo costruire” (Laudato Si ', 107).

Mentre cercate di rispondere a questa domanda, e alle numerose sfide ad essa connesse, promuovendo l’insegnamento sociale cattolico – in particolare la centralità del valore dato da Dio e della dignità di ogni persona umana – vorrei suggerire che la struttura stessa della vostra organizzazione può offrite un utile quadro di riferimento, poiché siete una rete internazionale, e descrivete il vostro obiettivo come quello di cercare di “mettere in comunione una nuova generazione di coraggiosi leader cristiani”.

L’obiettivo di ogni rete è “connettere” le persone, aiutarle a rendersi conto che fanno parte di qualcosa di più grande di loro. In effetti, questo è l’obiettivo dichiarato di molte piattaforme di social media, e sicuramente attraverso questi mezzi di comunicazione si ottengono molti benefici. Tuttavia, dobbiamo anche essere vigili, poiché purtroppo in questi media si riscontrano molte tendenze “disumanizzanti” derivanti dalla tecnocrazia, come la diffusione deliberata di false informazioni sulle persone – notizie false, la promozione dell’odio e della divisione – propaganda “partigiana” , e la riduzione dei rapporti umani a meri algoritmi, per non parlare di un falso senso di appartenenza, soprattutto tra i giovani, che può portare all’isolamento e alla solitudine. Questo abuso dell’incontro virtuale può essere superato solo dalla cultura dell’incontro autentico, che implica un appello radicale al rispetto e all’ascolto reciproco, compresi coloro con cui potremmo essere fortemente in disaccordo. Anche in questo caso la vostra rete può offrire un esempio, poiché cercate di attirare persone da tutto il mondo affinché si incontrino in questo modo genuino.

Tuttavia, fare rete non significa solo riunire le persone; serve anche per consentire loro di cooperare per raggiungere un obiettivo comune. Possiamo pensare ai primi discepoli, chiamati da Gesù a collaborare nel gettare insieme le reti per una grande pesca (cfr Lc 5,1-11); reti che potremmo descrivere come strumenti da utilizzare in modo condiviso per un fine comune.

Questi due aspetti essenziali – il collegamento delle persone e un fine comune – caratterizzano il vostro lavoro e rispecchiano giustamente la natura della Chiesa stessa, popolo di Dio chiamato a vivere sia nella comunione che nella missione. Quelle forze “centripete” e “centrifughe” della vita cristiana, sostenute dalla potenza dello Spirito Santo, uniscono interiormente le persone in unità fraterna e le orientano all'esterno nella comune missione di annunciare con gioia il Vangelo. Un’autentica rete cristiana, quindi, è già una risposta alle “tendenze disumanizzanti”, poiché non solo indica le verità liberatrici sull’esistenza umana, ma cerca di modellarle nell’esercizio della propria attività. Pertanto, rimanendo una rete cattolica genuinamente internazionale, dimostrerete in modo credibile un’alternativa a quella tirannia tecnocratica che induce i nostri fratelli e sorelle a cogliere gli elementi grezzi sia della natura che della natura umana, e diminuisce la loro capacità di prendere decisioni o di vivere una vita autenticamente libera. (cfr Laudato si’, 108).

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